Rifugio extraurbano tra foresta e oceano, la Cosmos House progettata da S-AR si sviluppa a partire da una pianta ipergeometrica che dilata i suoi spazi e i suoi sensi verso gli elementi naturali circostanti.
A due passi dall’oceano Pacifico, nelle vicinanze della cittadina messicana di Puerto Escondido, lo studio di architettura S-AR progetta una residenza modulare pensata per permearsi senza soluzione di continuità nel paesaggio naturale. Il cuore della struttura in cemento grezzo è costituito dall’accostamento di quattro moduli quadrati, ognuno dei quali corrisponde ad una stanza tra soggiorno, cucina, camera da letto e bagno. Oltre il perimetro dell’abitazione, una griglia esterna delineata da un colonnato sempre in cemento regala una successione di patii che estendono la superficie abitabile, rinnovando le opportunità di vita all’aria aperta e fondendosi con la vegetazione.
Una scala esterna a chiocciola offre quindi un accesso al tetto attrezzato. Spazio contemplativo, il lastrico solare offre un unico colpo d’occhio sulla foresta e l’oceano, e si apre all’esperienza dello spazio notturno. Un bacino d’acqua posizionato al centro della pianta, infatti, è pensato per riflettere il cielo stellato durante la notte, permettendo un incontro ravvicinato con la volta celeste.
Oltre che congegno modulare, l’architettura reticolare potenzia la resistenza strutturale in chiave antisismica. L’uso esclusivo di materiali locali a basso mantenimento – cemento e legno di macuil, pianta endogena del sud del Messico, impiegati anche per arredi fissi e mobili – è garanzia di durabilità nel tempo e ha permesso l’impiego esclusivo di maestranze locali. La cortina in legno che delimita il nucleo abitativo non si offre solo come barriera per la privacy, ma inserisce una ulteriore chiave temporale nell’architettura accogliendo i segni del tempo che vanno via via ad intaccare le superfici.
Pubblicato su Domusweb il 27 ottobre 2020. Tutti i diritti riservati.