L’utopia non è più una priorità. Alle strette tra performance economica, derive iperdecorativiste e (utopiche?) prerogative di sostenibilità, il design contemporaneo stenta ad interrogarsi sugli orizzonti del suo più recente idealismo.
Pur con qualche eccezione (che conferma la regola). Contain Gallery , il nuovo indirizzo di Colonia per il design limited edition, è reduce dall’inaugurazione di “Utopia Now!”, esposizione dedicata all’utopia tra le nuove generazioni del design internazionale.
La selezione, curata da Ioanna Paraskeva, include progetti eterogenei, ironici e un po’ art toys, dalla lampada a forma di telecamera mobile (Per Emanuelsson, Bastian Bischoff), a un finto Kalashnikov gigante (Frank Plant), fino a un pannello luminoso a parete che simula l’irruzione nel privato domestico di un paesaggio metropolitano notturno (Elina Aalto).
E l’utopia? In un mondo dove l’apparante moltiplicazione delle scelte convive con il ritorno alle convenzioni, quest’ultima sembra trasformarsi nel desiderio provocatorio di liberare, anche solo per gioco, immaginari e destinazioni d’uso. Sfuggendo dalle maglie strette del funzionalismo e del decor tout court, senza minacciare nessun ordine costituito.
“Utopia Now!”, Contain Gallery, Aachener Straße 29,
50674 Köln, fino al 31 dicembre 2009.
Pubblicato su Domusweb il 2 novembre 2009