Comincia dal cuore della vecchia Milano e dallo storico quartiere delle 5 Vie il percorso alla scoperta delle proposte e dei volti che alimentano le novità e l’innovazione di questa design week.
L’appuntamento è a piazza Gorani, dove viene presentato il progetto FOYER GORANI – a ragione, uno dei più attesi della design week. Il progetto è a cura di Federica Sala/PS: nell’occhio del ciclone, quattro talenti internazionali – Sigve Knutson, Sabine Marcelis, Philipp Weber e Matteo Cibic – segnati da un forte orientamento alla ricerca sul processo e sugli esiti scaturiti da un approccio inconsueto alla lavorazione dei materiali. Si continua con la collettiva BLoft, una creatura di Gumdesign, qui al suo battesimo al Salone, che riesce a aggregare in una proposta coesa designer e artigiani attivi prevalentemente nel campo del complemento d’arredo e del gioiello, favorendo l’emersione di personalità e racconti dai territori.
UN GARAGE PER CARTIER
Tappa intermedia, un irriconoscibile Garage San Remo: messo da parte il sapore underground a cui la location ci aveva abituato gli scorsi anni, quest’anno è di casa Cartier, che presenta una nuova collezione di gioielli ispirata alla fascinazione di chiodi ed altre minutaglie meccaniche. Appesa al soffitto, in un allestimento ideato dall’artista newyorkese Desi Santiago che mette insieme un registro tra disco-kitsch e retrofuturo alla Tron, è una corvette placcata in color oro da cui scaturiscono, almeno virtualmente, i pezzi utilizzati per la nuova collezione. Ancora, è la volta di un’altra collettiva (mai come in questo Salone, uno strumento che sembra affermarsi come molto di più di una semplice sommatoria delle parti): a riaprire le porte a Ladies&Gentlement per il secondo anno consecutivo è lo stesso appartamento délabré dello scorso anno, in via Correnti. Cambiano, però, i nomi selezionati dalla galleria romana Secondome, nuovamente alla guida della curatela del progetto. Da segnalare, il progetto di Apparatu per Cosentino sull’uso del dekton, un materiale generalmente impiegato per la produzione di piani da cucina e qui sperimentato per una linea di vasellame e pentole dallo spiccato sapore archetipico, e il progetto Silipol Studies n.2, una collezione di tavoli che richiamano le cromie predilette del grande maestro Franco Albini.
Pubblicato su Artribune.com il 5 aprile 2017