Riportare al centro la periferia, riducendone il margine di svantaggio attraverso la valorizzazione delle esperienze che sostengono, ognuna a suo modo, la cultura economica di un territorio. Succede in Irpinia, dove un trio di artisti e designer di calibro quali Andrea Anastasio, Bianco/Valente e Vittorio Venezia dirigono la prima edizione del workshop in Rural Design promosso dal GAL CILSI (Centro d’Iniziativa Leader per lo Sviluppo dell’Irpinia), con il coordinamento degli architetti Enzo Tenore e Katia Fabbricatti del collettivo Rihabitat e sotto la direzione dal critico e curatore di design Marco Petroni.
Un territorio, quello irpino, non certo favorito dalla sua storia recente, se pensiamo che a trentacinque anni di distanza dal terremoto la ricostruzione non è ancora stata ultimata. In questo contesto, il design si pone come un facilitatore e il workshop diventa uno strumento finora mai testato per fare sistema e raccontare nuove prospettive di crescita, innescando un dialogo tra il saper fare di artigianato, piccola imprenditoria locale e l’immaginario progettuale delle nuove generazioni. Obiettivo a breve termine: la creazione della prima scuola di design rurale con sede a Carbonara, paese martoriato dalla furia del sisma e oggi epicentro di una rinascita possibile.
Pubblicato su Artribune.com il 3 giugno 2015