Una grande mostra alla Fondation Louis Vuitton celebra il ruolo di apripista e l’afflato libertario della designer francese Charlotte Perriand.
In occasione del ventesimo anniversario della scomparsa, la Fondation Louis Vuitton inaugura a Parigi la più grande monografica mai dedicata ad una figura culto del design del XX secolo, Charlotte Perriand (1903-1999).
Curata da Jacques Barsac, Sébastien Cherruet, Gladys Fabre, Sébastien Gokalp e dalla stessa figlia della Perriand, Pernette Perriand-Barsac, l’esposizione riaccende i riflettori sul suo ruolo da pioniera in seno al Movimento Moderno.
Si sottolineano l’originalità delle intuizioni – la funzionalità degli spazi minimi, la modularità degli arredi, le opportunità del prefabbricato – e si ricorda ancora una volta il contributo decisivo, a lungo sottaciuto, alla paternità dei progetti icona – la poltrona LC2 e la chaise longue basculante LC4, tra gli altri – concepiti durante gli anni presso lo studio di Le Corbusier.
Figura chiave nel dialogo tra culture materiali, in primis quella giapponese, architetto engagée rispetto alle problematiche della ricostruzione e degli alloggi popolari e, insieme, alpinista interessata ad una nuova ecologia tra costruito e natura, la Perriand fu un’instancabile promotrice della sintesi tra le arti.
Il percorso espositivo ha il merito di restituire questa sensibilità, allestendo i lavori della Perriand accanto ad opere di Léger, Picasso, Laurens e Le Corbusier, in una conversazione ideale tra personalità capace di restituire l’intrigante affresco di un’epoca.
In mostra, ricostruzioni inedite di suoi progetti tra cui gli interni del Salon d’Automne (1929) e alcuni arredi della Maison du Jeune Homme (1935), realizzate in collaborazione con Cassina, offrono l’opportunità di approfondire ideali e soluzioni della sua personalissima arte dell’abitare.
Pubblicato su Domusweb il 3 ottobre 2019. Tutti i diritti riservati