Limited edition a caccia di acquirente. Giunto alla quarta edizione, curato anche quest’anno da Cyril Zammit, l’evento sembra superare gli stilemi che tipicamente gettano ombra sul gusto locale per elaborare proposte sempre più allineate con la scena contemporanea. Quale evento? I Design Days Dubai 2015, la principale fiera mediorientale del design da collezione che traghetta le più prestigiose gallerie internazionali – Carpenters, David Gill, FUMI, Carwan – nel caldo e promettente epicentro dei paesi del Golfo. Tra i pezzi in mostra fino al 20 marzo, non mancano i grandi classici del Novecento da collezione (si pensi al sempreverde Ettore Sottsass), ma il focus è oramai ben centrato sulla più recente produzione del XXI secolo, come per il tavolo Liquid Glacial di Zaha Hadid (per David Gill), il Fuzz Coffee Table di Study O Portable (per FUMI).
Non mancano curiosità come gli animali “croquetdermy” (una tassidermia in versione uncinetto) dell’artista inglese Shauna Richardson (per Craft Council) o i falchetti del The Posa Project dell’italiano Massimo Faion (per Carwan). Interessanti anche i lavori presentati dalle gallerie arabe, una su tutte la Aljoud Lootah con The Oru Collection, che pur non prescindendo da una spiccata inclinazione per la decorazione e la materia riescono a sublimarla grazie ad un approccio finalmente progettuale. Numerose, oltre allo spazio dedicato al mercato, le iniziative collaterali: da segnalare l’installazione Lumière degli olandesi Commonplace Studio, che ricrea un cielo in tempesta nei diffusori in vetro di 28 lampade a sospensione.
Pubblicato su Artribune.com il 17 marzo 2015