L’espressione Cool Britannia, di blairiana memoria, è ancora d’attualità in tempi di crisi finanziaria, conservatorismo e isolazionismo in salsa UK? Se si pensa al design, potremmo dire di sì. Almeno stando al posizionamento, recente ma solido, dell’ultimo nato tra i grandi brand di arredamento globale, Established&Sons.
Il marchio londinese Established&Sons, fondato nel 2005 da Sebastian Wrong, incarna alla perfezione tutte le caratteristiche di quel dinamico cosmopolitismo che fa della capitale inglese il maggiore epicentro di avanguardia in Europa. La sua scuderia? I più blasonati nomi locali (Jasper Morrison, Barber&Osgerby) insieme a progettisti d’oltremanica (Sylvain Willenz, Stefan Diez), sia celebri (Jaime Hayon) che di nicchia (Felix De Pass). Il catalogo? Prodotti né iperdecorativi né nostalgici, ma animati da un compassato british humour. E un CEO, l’italianissimo Maurizio Mussati, con un passato tra Flos e Moooi, che appare oggi come la parabola piena d’intuito di chi ha intravisto con anticipo gli slittamenti di latitudine del nuovo “cool factor” mondiale. Non a caso, e chiunque frequenti il Salone del Mobile lo sa bene, l’invito al party di Established&Sons rappresenta il più ambito tra gli eventi mondani della design week. Poco importa che alla festa migliore non corrisponda necessariamente un imponente fatturato commerciale (almeno per il momento): quello che conta, ad oggi, è la forza delle idee, ma anche e soprattutto la capacità di veicolarle. Con puntualità e glamour sopra le righe.
Pubblicato su Artribune Magazine #5 e su Artribune.com il 28 marzo 2012