Piccola incursione retrospettiva a Parigi. Ci siamo stati durante la fiera Maison&Objet. E alla Gallery Bensimon, in rue de Turenne, abbiamo visto cose…
È un gioco di riflessi, o una riflessione sulle relazioni insite nelle potenzialità della materia, quello che la Galerie Bensimon ha proposto nei giorni della più celebre fiera di arredamento e decorazione d’Oltralpe, Maison&Objet. Il titolo della mostra, giustappunto Reflexion, ha raccolto nello spazio di rue de Turenne i lavori, prevalentemente in piccola e piccolissima serie, di designer della generazione dei nati negli Anni Ottanta.
Rimarremmo spiazzati se cercassimo una linea di continuità con il gusto brioso e colorato cui ci hanno abituato, dai vestiti alle scarpe agli accessori, i marchi Bensimon o Home Autour de Monde. Piuttosto, personalità e attitudini sembrano aggregarsi naturalmente intorno a un linguaggio secco e concettuale, che condivide la propensione alla ricerca e il gusto per un’estetica al grado zero dei materiali, pur differenziandosi per senso plastico e attitudine al divertissement. Menzione speciale per Marlene Huissoud e i suoi vasi in resina biodegradabile e vegetale, allo studio Daphna Laurens per i sessanta attrezzi di Imagination Tools Cabinet, ad Arnout Meijer Studio per le lampade a intensità variabile Thanks for the sun.
Pubblicato su Artribune.com il 6 febbraio 2015