Il Salone di quest’anno sembra non voler prescindere dal mondo dell’infanzia: per dare spensieratezza, iniettare colore, e in fondo per far giocare senza soluzione di continuità non solo i bambini, ma anche i più grandi. Dopo aver incontrato a Superstudio le proposte d’arredo di Uno Due Tre Stella, ritroviamo tra gli aeroplani e i galeoni del Museo della Scienza e della Tecnologia un festival di design costruito a misura di bambino. Kids Design Week, a cura di Uovokids e Actant Visuelle, mette insieme a un ricco calendario di workshop (fino a domenica 19) uno showcase di aziende e giovani designer attenti a rinnovare gli standard di bellezza, utilità e comfort dietro a questo settore.
In particolare, avvistiamo tra i progetti in mostra nel basement esempi interessanti di quello che i pedagoghi definirebbero come “gioco euristico”, quello che privilegia la scoperta esplorativa di forme, materiali, destinazioni d’uso consuete o impreviste. Ne sono un esempio i piccoli oggetti artigianali del collettivo Sanks, fuori tipologia, apparentemente senza missione, ma aperti a rappresentare ciò che ognuno di noi riesce a vederci dentro. O, ancora, i giocattoli dell’azienda spagnola Policosmos, che esaltano la dimensione tattile e si distinguono per uno stile spiccatamente grafico. Senza dimenticare, infine, la sfida matematica elaborata dal designer Axel Schinldbeck: un totem con display che propone operazioni di calcolo a difficoltà crescente. Perfetto per stimolare la mente in maniera ludica o, sarà forse il vostro caso?, mettere in imbarazzo genitori fuori allenamento proprio di fronte ai più piccoli…
Pubblicato su Artribune.com il 16 aprile 2015