{"id":3199,"date":"2018-02-16T15:41:12","date_gmt":"2018-02-16T15:41:12","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/il-design-giapponese-rivisita-la-tradizione-con-la-tecnologia\/"},"modified":"2018-02-16T15:41:12","modified_gmt":"2018-02-16T15:41:12","slug":"il-design-giapponese-rivisita-la-tradizione-con-la-tecnologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/il-design-giapponese-rivisita-la-tradizione-con-la-tecnologia\/","title":{"rendered":"Il design giapponese rivisita la tradizione con la tecnologia"},"content":{"rendered":"\n
Armonia, natura e tecnologia sono i parametri cui guardano le nuove collezioni di utensili del distretto industriale di Wakayama, e non solo.<\/h5>\n\n\n\n

La proverbiale tensione verso uno stato di equilibrio e armonia, espressa dal principio del Wa<\/em>, rimane tutt\u2019oggi un presupposto centrale tanto dell\u2019identit\u00e0 giapponese quanto della progettazione degli oggetti d\u2019uso prodotti nel Sol Levante. In una cultura fortemente segnata dalla venerazione dei manufatti e dal culto per i rituali \u2013 si pensi allo tsukumogami<\/em> ossia la credenza che ogni oggetto pi\u00f9 vecchio di 100 anni sviluppi un\u2019anima, e alla cha no yu<\/em>, la cerimonia del t\u00e8 \u2013, il legame mai spezzato con la tradizione diventa un\u2019opportunit\u00e0 per ritornare al valore comprovato degli archetipi e alla loro consolidata bellezza. D\u2019altro canto, la rapida successione tra un ermetico isolamento geografico e l\u2019apertura verso la globalizzazione ha trasformato la ricerca su materiali e tecnologia nello strumento privilegiato per aggiornare la natura stessa degli oggetti d\u2019uso, andando incontro a sensibilit\u00e0 emergenti e abitudini rinnovate. Non senza risparmiare scarti poetici di significato, sospesi tra l\u2019incanto per la natura e la ricerca di pace interiore.<\/p>\n\n\n\n

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Chirp, Nendo<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

L\u2019upgrade<\/em> tecnologico per sublimare \u2013 ma non sostituire \u2013 la qualit\u00e0 della finitura artigianale \u00e8 al centro delle recenti attivit\u00e0 del distretto industriale di Wakayama, storicamente legato alla realizzazione di oggetti laccati nonch\u00e9 epicentro della produzione dell\u201980% dei prodotti per la casa in Giappone. Nato dalla collaborazione tra cinque aziende locali, il brand Kishu+ sperimenta l\u2019applicazione della laccatura su metallo, vetro e resina oltre che legno. Pensati per aprirsi anche a un pubblico internazionale, i prodotti in catalogo stemperano la severit\u00e0 delle forme attraverso nuove finiture, come accade per le lampade Shizuko e Higure, dove l\u2019impiego della tecnica del maki-e<\/em>, ovvero l\u2019inserimento di polvere metallica nella fase della laccatura, non \u00e8 pi\u00f9 solo un effetto decorativo quanto un espediente per riflettere e scaldare la luce, conferendole la dolcezza delle ore del tramonto. Non dissimile l\u2019effetto per lo specchio Michikake, dove la laccatura tsuya<\/em> \u2013 mai tentata prima su vetro \u2013 conferisce sfumature opache ai riflessi.<\/p>\n\n\n\n

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Leaf Light, Saito Ironworks<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

Sempre dal distretto di Wakayama, nuove sperimentazioni tecniche vengono messe a servizio di una rinnovata sostenibilit\u00e0 ambientale, come succede per le spugne in microfibra Trepica\u00ae prodotte dall\u2019azienda Aisen, grazie alle quali \u00e8 possibile pulire la casa \u201ccon serenit\u00e0 d\u2019animo\u201d [cit. \u201cwith peace of mind\u201d, dalla loro brochure] senza l\u2019impiego di detersivi, o per le scatole e i taglieri in legno di cipresso prodotti da Tsunoda Seibee Shoten, dove l\u2019applicazione di un nanorivestimento di vetro garantisce longevit\u00e0 agli utensili, mettendoli al riparo dalle fessurazioni e permettendo il lavaggio in lavastoviglie. Nel ventaglio delle tecnologie impiegate, anche l\u2019informatica si trasforma di volta in volta in uno strumento per ottimizzare il comfort e garantire personalizzazione, sostituendosi all\u2019intervento manuale. Tagliata con laser 3D, la lampada da tavolo in acciaio inox Leaf Light, prodotta da Saito Ironworks, riprende la forma della foglia della pianta di indaco e permette di regolare intensit\u00e0 e colorazione del proprio LED grazie ad una app su smartphone.<\/p>\n\n\n\n

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dalla collezione Kishu+<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

In questo dialogo serrato tra la tradizione e le sue variazioni sul tema, le collaborazioni con designer e produttori esteri delineano forme di crossover che contribuiscono ad allargare l\u2019espressivit\u00e0 dei nuovi prodotti. Nell\u2019ultimo progetto appena presentato a Maison&Objet dal marchio cinese Zens a firma del pi\u00f9 prolifico designer giapponese, Oki Sato (Nendo<\/a>), cinque micro-collezioni di piccoli mobili e accessori per la tavola si distinguono per la loro spiccata natura modulare, come accade per la serie Fungi, che trae spunto dalla gemmazione dei miceti, o per la linea di sgabelli e tavolini in metallo verniciato Picto, che ispirandosi ai pittogrammi cinesi compone profili sempre diversi con le medesime forme triangolari, circolari e quadrate. Guardando alle collaborazioni con l\u2019Europa, il Kyoto Contemporary Project ha coinvolto la designer francese Elise Fouin per un progetto a quattro mani con il maestro artigiano Yoshishige Tanaka. Il risultato, Saika, \u00e8 una lampada a sospensione prodotta dal marchio Gengoro che rivisita le tecniche hyogu<\/em>, dove strati di carta washi vengono attaccati insieme, e kakejiku<\/em>, una speciale pittura che pu\u00f2 essere arrotolata, offrendo una luce non solo decorativa, ma che invita alla contemplazione.<\/p>\n\n\n\n

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shopper in tessuto di Zeitguised per X-Magazine<\/figcaption><\/figure>\n\n\n\n

Infine, il marchio X-Magazine capitanato da Toshiki Yagisawa ha recentemente presentato insieme allo studio berlinese ZEITGUISED un inedito modello di shopper <\/em>in tessuto: grazie all\u2019intervento di un algoritmo progettato ad hoc, ogni borsa viene profilata con un foro dalla forma diversa, poi rivestito in stagnola trasparente (\u201ctrasparent foil\u201d) cos\u00ec da consentire uno sguardo curioso sugli oggetti ivi contenuti. Ancora una volta, sar\u00e0 forse la cultura giovanile e la sua immaginazione dissacrante a imporre uno scarto rispetto agli stilemi del passato?<\/p>\n\n\n\n

Pubblicato su Domusweb<\/a> il 16 febbraio 2018. Tutti i diritti riservati.<\/p>\n\n\n\n

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Armonia, natura e tecnologia sono i parametri cui guardano le nuove collezioni di utensili del distretto industriale di Wakayama, e non solo. La proverbiale tensione verso uno stato di equilibrio e armonia, espressa dal principio del Wa, rimane tutt\u2019oggi un presupposto centrale tanto dell\u2019identit\u00e0 giapponese quanto della progettazione degli oggetti d\u2019uso prodotti nel Sol Levante. In … <\/p>\n