{"id":3237,"date":"2017-03-01T16:12:04","date_gmt":"2017-03-01T16:12:04","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/il-gallerista-juan-garcia-mosqueda-respinto-alla-frontiera-e-chamber-a-ny-inaugura-senza-di-lui\/"},"modified":"2017-03-01T16:12:04","modified_gmt":"2017-03-01T16:12:04","slug":"il-gallerista-juan-garcia-mosqueda-respinto-alla-frontiera-e-chamber-a-ny-inaugura-senza-di-lui","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/il-gallerista-juan-garcia-mosqueda-respinto-alla-frontiera-e-chamber-a-ny-inaugura-senza-di-lui\/","title":{"rendered":"Il gallerista Juan Garcia Mosqueda respinto alla frontiera. E Chamber a NY inaugura senza di lui"},"content":{"rendered":"

Argentino, ma da 10 anni a New York \u00e8 stato trattenuto all\u2019aeroporto e respinto. La galleria Chamber da lui fondata inaugurer\u00e0 senza il suo titolare, che nel frattempo ha scritto una lettera che sta facendo il giro del web.<\/strong><\/p>\n

Primi effetti del trumpismo? O solo una ritorsione un po\u2019 kafkiana di un sistema interessato a respingere pi\u00f9 che a includere? A fare le spese delle politiche non sempre prevedibili del sistema di immigrazione americano \u00e8 stato il gallerista Juan Garcia Mosqueda, argentino di origine bench\u00e9 residente da oltre dieci anni nella Grande Mela. Di ritorno da un breve soggiorno nel suo paese natale lo scorso 24 febbraio, gli \u00e8 toccato in sorte quello che mai avrebbe potuto immaginare: bloccato alla frontiera dell\u2019aeroporto pur in possesso di un regolare permesso di soggiorno, \u00e8 stato trattenuto per 36 ore, posto sotto interrogatorio e giuramento e infine respinto e rispedito in Argentina. A nulla sono valse le sue richieste di potersi mettere in contatto con un avvocato e i suoi appelli \u2013 Garcia Mosqueda ha studiato negli Stati Uniti, qui ha lavorato (con Murray Moss e Paola Antonelli), comprato casa e aperto una sua galleria dedicata al design da collezione, Chamber.<\/p>\n

LA LETTERA DI MOSQUEDA<\/strong>
\nCome ha dichiarato in una lettera intitolata \u201cThe Visible Wall\u201d che gi\u00e0 sta facendo il giro della rete, il trattamento riservato dalla polizia di frontiera \u00e8 stato \u201cinumano e degradante\u201d, avendolo privato non solo di un diritto che gli era dovuto, quello di entrare in un paese dove era da tempo un residente legale, ma anche del cibo, dell\u2019accesso al suo telefono e ai suoi beni personali, e persino ad un po\u2019 di privacy quando Garcia Mosqueda ha richiesto di andare in bagno. \u201cQueste 36 ore da incubo non sono altro che la chiara prova del fatto che il sistema dell\u2019immigrazione negli Stati Uniti \u00e8 profondamente fallace e che viene portato avanti da un\u2019amministrazione che \u00e8 pi\u00f9 interessata a espellere le persone che ad accoglierle\u201d, ha dichiarato\u201c[A Chamber] portiamo avanti la bandiera di New York in ogni fiera e per ogni progetto che intraprendiamo. Ci auto-pubblichiamo libri che sono stampati negli Stati Uniti. E, senza neanche doverlo ripetere, paghiamo molte tasse federali e statali che danno linfa al sistema americano.\u201d<\/p>\n

L\u2019OPENING SENZA DI LUI<\/strong>
\nA partire dal 2014, anno in cui Chamber \u00e8 stata fondata a West Chelsea proprio sotto la sopraelevata della High Line, Juan Garcia Mosqueda ha promosso un design di ricerca presentando il lavoro di designer americani e internazionali e commissionando progetti a talenti di nicchia, in un format che si vuole a met\u00e0 strada tra la galleria e il negozio di tendenza. Il prossimo 2 marzo una nuova mostra dal titolo \u201cDomestic Appeal\u201d verr\u00e0 inaugurata senza di lui: il suo invito, quello di partecipare anche in sua vece e godersi un bicchiere di vino. Sperando che l\u2019equivoco sia presto chiarito e che tutta la vicenda non si riveli, a dispetto delle dichiarazioni dello stesso presidente Trump a favore di un\u2019immigrazione che sceglie il merito come criterio selettivo, un amaro presagio di politiche e tempi pi\u00f9 oscuri.<\/p>\n

Pubblicato su Artribune.com<\/a> il 1 marzo 2017<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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