{"id":3239,"date":"2017-01-19T16:45:33","date_gmt":"2017-01-19T16:45:33","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/adidas-la-manifattura-di-domani-e-in-un-centro-commerciale\/"},"modified":"2017-01-19T16:45:33","modified_gmt":"2017-01-19T16:45:33","slug":"adidas-la-manifattura-di-domani-e-in-un-centro-commerciale","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/adidas-la-manifattura-di-domani-e-in-un-centro-commerciale\/","title":{"rendered":"Adidas. La manifattura di domani \u00e8 in un centro commerciale"},"content":{"rendered":"

Si pu\u00f2 co-creare il futuro degli oggetti? Il marchio Adidas \u00e8 convinto di s\u00ec. E ci prova a partire da un maglione, da progettare e produrre nel cuore di una citt\u00e0 e nell\u2019arco di due ore.<\/strong><\/p>\n

Nella frequente apologia della cultura maker, si sente spesso celebrare il ritorno della manifattura nel tessuto urbano. Eppure, oltre ai fab lab e alle sperimentazioni di nicchia, sono pochissimi gli esempi concreti che permettono di osservare e acquistare manufatti non artigianali realizzati a un passo da casa. A rendere tangibili le possibilit\u00e0 di questa nuova era industriale \u00e8 il marchio Adidas, che con l\u2019operazione Knit for You ha lanciato negli spazi del centro commerciale berlinese Bikini la produzione di una inedita capsule collection, completamente customizzabile e ready-to-wear, di maglioni in lana.<\/p>\n

UNA FILIERA MODELLO<\/strong>
\nChi varca le soglie di questo temporary shop, aperto per il momento fino al prossimo febbraio, si imbatter\u00e0 cos\u00ec in una filiera modello dedicata alla fabbricazione personale e potr\u00e0 osservare sotto i propri occhi come si compie il passaggio da byte a atomi in salsa 2.0 (o siamo gi\u00e0 al 4.0?). In concreto? Si inizia con un moodboard a parete che ispira i clienti co-fabbricatori, si prosegue nella attigua sala per il body scanning dove vengono registrate le misure del busto, ci si mette al computer per configurare colori e texture del maglione e si aspetta poi che un telaio industriale, affiancato da due membri dello staff che rifiniscono l\u2019orlo e cuciono l\u2019etichetta, abbia completato la propria opera. Il tutto in un\u2019ora e mezza, massimo due dall\u2019invio del file fino alla consegna del maglione: giusto il tempo di configurare il proprio capo e tornarselo a prendere dopo un giro di shopping nel centro commerciale. E per un prezzo tutto sommato abbordabile: 200 euro quello richiesto per un pullover in pura lana merinos di altissima qualit\u00e0.<\/p>\n

PAROLA D\u2019ORDINE: PERSONALIZZARE<\/strong>
\nDopo le sneaker personalizzabili online di Create With My Adidas, il concept del maglione ready-to-wear conquister\u00e0 gli accoliti del marchio (e non solo)? L\u2019azienda tedesca ancora non lo sa e l\u2019anteprima mondiale di Bikini serve proprio per testare gli umori del pubblico e verificare fattibilit\u00e0 e possibilit\u00e0 di replica. Di bello, per ora, c\u2019\u00e8 tutto il fascino del nuovo protagonismo dell\u2019industria all\u2019interno di un centro commerciale e la percezione che s\u00ec, il modello della fabbricazione personale \u00e8 reale e possibile, il tutto grazie a un\u2019interfaccia che non richiede particolari competenze tecniche e a una dimensione dello shopping sempre pi\u00f9 motivante perch\u00e9 orientata alla costruzione di un\u2019esperienza.<\/p>\n

Pubblicato su Artribune.com<\/a> il 19 gennaio 2017<\/em><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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