{"id":3240,"date":"2017-01-16T15:58:08","date_gmt":"2017-01-16T15:58:08","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/olfatto-e-design-progetteremo-anche-gli-odori\/"},"modified":"2017-01-16T15:58:08","modified_gmt":"2017-01-16T15:58:08","slug":"olfatto-e-design-progetteremo-anche-gli-odori","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/olfatto-e-design-progetteremo-anche-gli-odori\/","title":{"rendered":"Olfatto e design. Progetteremo anche gli odori?"},"content":{"rendered":"
Dopo sedie e spremiagrumi, motociclette e turbine eoliche, il celebre Philippe Starck si cala nei panni di un novello scent designer. E non \u00e8 il solo. Ecco chi sta sperimentando per il nostro naso.<\/strong><\/p>\n Profumatori d\u2019ambiente. Se ancora storcete il naso ogni volta che questo neologismo un po\u2019 meccanico e sgraziato affiora in una pubblicit\u00e0 o tra le righe di un giornale, fatevene una ragione: il sostantivo \u00e8 qui per restare. Almeno \u00e8 quello che il mondo del design sembra suggerirci con le sue incursioni sempre pi\u00f9 frequenti nell\u2019ultimo dei suoi territori applicativi: l\u2019impalpabile dominio dell\u2019olfatto. Spazio volatile, invisibile, intrinsecamente chimico nella sua dimensione molecolare, eppure soggettivo ed emotivo come un\u2019eterna madeleine che non finir\u00e0 mai di farci sospirare, il quinto senso \u2013 quello negletto per definizione, anche in virt\u00f9 di una funzionalit\u00e0 sempre zoppa, mai manifesta e mai veramente necessaria \u2013 \u00e8 anche quello che pi\u00f9 sembra mostrare il fianco a nuove potenzialit\u00e0 tutte da immaginare.<\/p>\n UNA NUOVA FRONTIERA<\/strong> OLTRE IL BRAND<\/strong> ODORI E OGGETTI<\/strong>
\nDopo i tanti oggetti belli da vedere consegnatici da quasi due secoli di design industriale, dopo l\u2019ultima generazione di oggetti touch, che afferriamo e consumiamo con le mani grazie a nuove interfacce tattili, dopo la carica dei progetti di food design pensati per creare sinestesie tra vista e palato e dopo troppo digitale che ci scollega dalla nostra fisicit\u00e0, la nuova frontiera da esplorare potrebbe celarsi proprio dietro all\u2019etereo e conturbante mondo degli odori.
\nLa punta dell\u2019iceberg sta giustappunto l\u00ec, in questi nuovi profumatori d\u2019ambiente che rappresentano un ibrido, una crasi tra il mondo delle fragranze e dell\u2019home decor. Grandi marchi del sistema arredo \u2013 pensiamo alle Kartell Fragrances progettate da Ferruccio Laviani nel 2015 o alle candele e ai diffusori di fragranze di Tom Dixon, o ancora ai \u201cprodotti aromatici\u201d di Moooi per le grandi catene di h\u00f4tellerie \u2013 hanno scommesso sulla redditivit\u00e0 di questa nuova produzione destinata a completare gli interior con l\u2019ultimo tassello offerto dall\u2019olfatto.
\nMa c\u2019\u00e8 pure chi, tra le designstar celebri per fiuto e tempistica sulle questioni di marketing, non si \u00e8 tirato indietro di fronte al lancio di una propria fragranza. \u00c8 notizia recente il lancio di Peau de Soie, Peau de Pierre e Peau d\u2019Ailleurs, tre nuove fragranze ispirate rispettivamente al gender femminile, maschile e androgino usciti sotto il nuovo brand Starck Paris in collaborazione con la spagnola Perfumes & Dise\u00f1o. Dopo sedie e spremiagrumi, motociclette e turbine eoliche, il celebre Philippe Starck si cala nei panni di un novello scent designer, ricordando il tempo \u2013 un\u2019altra madeleine? \u2013 passato nella profumeria della madre durante l\u2019infanzia.<\/p>\n<\/p>\n
\nEppure il design degli odori pu\u00f2 assumere una veste pi\u00f9 sofisticata e intellettualmente conturbante, ben oltre una scontata operazione di brand extension di marchi pi\u00f9 o meno noti. Uno dei giovani pionieri del campo \u00e8 Marcin Rusak: con uno dei suoi progetti della serie Flowering Transition, Fragrance, il designer di origini polacche si \u00e8 interrogato sul rapporto tra il profumo pi\u00f9 o meno intenso delle rose e la loro destinazione di vendita, distillando tre diverse fragranze provenienti dai punti vendita di floral designer, fiorai e supermercati low cost. Ancora, la giovane Amy Radcliffe, una laurea in Material Futures alla londinese Central Saint Martins, ha realizzato con il progetto Madeleine un\u2019inedita \u201ccamera degli odori\u201d che riesce a sintetizzare l\u2019aroma degli oggetti che posizioniamo sotto una campana di vetro. Immaginiamo la portata emotiva di un archivio personale degli effluvi e degli olezzi che ci hanno accompagnato durante la vita. Un tentativo non lontano dalla ricerca decennale di Sissel Tolaas, fondatrice a Berlino dello studio-laboratorio di fragranze Re_Search Lab, all\u2019attivo oltre 7mila odori sintetizzati o ispirati a oggetti, immaginari, periodi storici. Per l\u2019esposizione che il Museo di Storia Militare di Dresda dedic\u00f2 nel 2014 alla Prima guerra mondiale, Tolaas aveva sintetizzato un miasma ispirato al concetto di \u201cgas mostarda\u201d. Un\u2019esperienza olfattiva, stando ai racconti dei visitatori, che dissuadeva fisicamente dal varcare la sala della mostra, ricreando lo stesso senso di violenza su se stessi che dovevano aver provato i soldati nello spingersi verso il campo di battaglia.<\/p>\n
\nC\u2019\u00e8 infine chi gli odori li inscrive negli oggetti per dotarli di una nuova significazione o di una nuova funzionalit\u00e0 aumentata. Altro pioniere del campo, Daniele Bortotto ha progettato nel 2012 Silicon Diffusers, tre diffusori in silicone che emettono un odore pronto all\u2019uso quando abbiamo bisogno di concentrarci, dormire o respirare il profumo di una boccata di aria fresca. Stesso approccio per la designer Alexandra St\u00fcck, la quale ha realizzato una linea di sciarpe in lino naturale che si possono lavare con estratti di erbe aromatiche. Una volta applicati sulla stoffa, gli estratti rilasciano per sei mesi i propri effetti terapeutici, che si sprigionano a contatto con il calore corporeo o a seguito di un movimento fisico. Sulla stessa falsariga, le sedute in silicone e pelle della collezione A Body of Skin di Gigi Barker sono intrise di ferormoni umani e profumi da dopobarba per simulare il pi\u00f9 possibile l\u2019odore della pelle umana. Secondo gli auspici della designer \u2013 provare per credere? \u2013 l\u2019invito all\u2019uso pi\u00f9 efficace per invogliarci a sederci sul pouf.<\/p>\n