{"id":3242,"date":"2016-11-29T16:11:45","date_gmt":"2016-11-29T16:11:45","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/progettodesigntribnewsprofessioni-e-professionistiwhos-who-morto-a-87-anni-bruno-danese-limprenditore-colto-fra-i-primi-a-scommettere-sul-design\/"},"modified":"2016-11-29T16:11:45","modified_gmt":"2016-11-29T16:11:45","slug":"progettodesigntribnewsprofessioni-e-professionistiwhos-who-morto-a-87-anni-bruno-danese-limprenditore-colto-fra-i-primi-a-scommettere-sul-design","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/progettodesigntribnewsprofessioni-e-professionistiwhos-who-morto-a-87-anni-bruno-danese-limprenditore-colto-fra-i-primi-a-scommettere-sul-design\/","title":{"rendered":"Morto a 87 anni Bruno Danese, l\u2019imprenditore colto fra i primi a scommettere sul design"},"content":{"rendered":"

Instaur\u00f2 una strettissima relazione con alcuni tra i pi\u00f9 grandi maestri del design italiano, in primis Bruno Munari e Enzo Mari<\/p>\n

Si \u00e8 spento ieri nella sua Milano Bruno Danese, editore e progettista di design illuminato fondatore dell\u2019omonima Danese, ispiratore coerente e vero e proprio pilastro della cultura del progetto nel secondo dopoguerra italiano. Nato nel 1930 a Valdagno in provincia di Vicenza ma attivo a Milano fin dagli anni giovanili, d\u00e0 seguito alla propria precoce vocazione imprenditoriale fondando nel 1955 con Franco Meneguzzo l\u2019azienda di ceramiche DeM. Solo due anni dopo, sar\u00e0 la volta dell\u2019omonima Danese Milano, aperta insieme alla moglie fotografa Jacqueline Vodoz, la prima e pi\u00f9 stretta interlocutrice di tutti i progetti degli anni a venire. Fin dagli esordi, Danese si configura come un laboratorio sperimentale dedicato al mondo del complemento d\u2019arredo, da ripensare negli anni del boom economico come nuovo oggetto funzional-sentimentale mai scevro di un\u2019ironia e senso dello stupore spesso frutto di un processo di innovazione tipologica e tecnica. Ma \u00e8 forse la strettissima relazione, lo strettissimo confronto con alcuni tra i pi\u00f9 grandi maestri del design italiano, in primis Bruno Munari e Enzo Mari, che andr\u00e0 a definire in maniera unica l\u2019attitudine e il catalogo dell\u2019azienda, facendo del dialogo illuminato tra imprenditore e designer una via tutta italiana allo sviluppo del prodotto industriale.<\/p>\n

LA FONDAZIONE VODOZ DANESE<\/strong>
\nMolti i progetti icona che hanno reso Danese e lo stile danese celebre nel mondo: dal portacenere Cubo e la lampada Falkland (realizzata con maglia elastica tubolare bianca, alias il materiale dei collant) di Bruno Munari, ai Pre-Libri dello stesso Munari (progetti editoriali in senso stretto dedicati al mondo dell\u2019infanzia), fino al vassoio Putrella, ai calendari Timor e Formosa e ai giochi didattici di Enzo Mari. Nel 1991, Danese e Vodoz cedono l\u2019azienda al gruppo francese Strafor-Facom (da cui sar\u00e0 poi rilevata nel 1999 da Carlotta de Bevilacqua, attuale proprietaria e nuova guida direttiva del marchio) per poi aprire la Fondazione Vodoz Danese, nel cui archivio sono oggi custoditi, tra gli altri, i materiali e i progetti del marchio. Nel 2006, il Mus\u00e9e des Arts D\u00e9coratifs di Parigi gli dedica una monografica dal titolo Danese, Editeur de design \u00e0 Milan 1957-1991. Nel catalogo, Danese sar\u00e0 riconosciuto come \u201cune marque, une entreprise mais surtout une aventure embl\u00e9matique de la fa\u00e7on dont le design italien s\u2019est affirm\u00e9 \u00e0 partir des ann\u00e9es 1950\u201d (\u201cun marchio, un\u2019azienda ma soprattutto un\u2019avventura emblematica del modo con cui il design italiano si \u00e8 affermato a partire dagli anni \u201950\u201d).<\/p>\n

Pubblicato su Artribune.com<\/a> il 29 novembre 2016<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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