{"id":3262,"date":"2016-04-14T10:24:32","date_gmt":"2016-04-14T10:24:32","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/salone-del-mobile-otto-luoghi-dove-andare\/"},"modified":"2016-04-14T10:24:32","modified_gmt":"2016-04-14T10:24:32","slug":"salone-del-mobile-otto-luoghi-dove-andare","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/salone-del-mobile-otto-luoghi-dove-andare\/","title":{"rendered":"Salone del Mobile. Otto luoghi dove andare"},"content":{"rendered":"

Installazioni, mostre, tributi, esperimenti e persino fallimenti. Nella miriade di proposte che anche quest\u2019anno trasformano la design week in una gincana ad alto rischio dispersivo, il carnet dello Speciale Salone di Artribune predilige una manciata di appuntamenti imperdibili. Scelti per la capacit\u00e0 di esplorare \u2013 o ripensare \u2013 l\u2019immaginario del design e le sue continue evoluzioni.<\/strong><\/p>\n

FAILURES<\/strong>
\nQuanti sono i progetti mancati del design? A cura di Raumplan e ACCC \u2013 Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna, la mostra Failures solleva il tappeto che oscura la miriade di progetti mai nati o inaspettatamente abortiti di grandi maestri italiani, tra cui Aldo Rossi, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Marco Zanuso, Anna Castelli e Richard Sapper.
\nVia Cuccagna 2\/4
\nwww.cuccagna.org<\/a><\/p>\n

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\nDOMESTIC ICONS<\/strong>
\nPoltronova, marchio culto della stagione radical italiana, riunisce in una mostra i suoi pezzi da antologia. Per celebrare la suggestione mai svanita di chi ha stravolto i confini del buon gusto e dell\u2019uso domestico. Per l\u2019occasione, all\u2019Area 35 vengono presentate le riedizioni della seduta Sofo (Superstudio, 1968) e di Rings (Cristiano Toraldo di Francia, 1966).
\nVia Vigevano 35
\n
www.centrostudipoltronova.it<\/a><\/p>\n

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\nTHE RESTAURANT<\/strong>
\nQuattro cucine di concetto in un\u2019installazione multisensoriale (qui trovate maggiori informazioni) scaturita dalla collaborazione tra una delle aziende leader mondiali nella produzione di superfici in quarzo, l\u2019israeliana Caesarstone, e il britannico Tom Dixon. L\u2019ispirazione? I quattro elementi naturali, terra fuoco acqua aria, che Dixon plasma con la sensibilit\u00e0 plastica e il gusto totemico che definiscono la sua cifra progettuale. Concept culinario a cura di Arabeschi di Latte.
\nVia Besana 12
\n
www.caesarstone.com<\/a><\/p>\n

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\nWHAT\u2019S THE MATTER?<\/strong>
\nChe cos\u2019\u00e8 il mondo \u201cphygital\u201d e a cosa assomiglier\u00e0? La crasi tra il fisico e il digitale \u00e8 l\u2019ambito d\u2019indagine della mostra curata da Frame Magazine. Per esplorarlo, designer, videomaker e collettivi emergenti affidano la propria visionariet\u00e0 alla collaborazione con aziende di settore, mentre Studio Laviani firma un allestimento immersivo ad alto tasso esperienziale.
\nVia Sacchi 5\/7
\n
www.frameweb.com<\/a><\/p>\n

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\nTHE DUTCH IN MILANO<\/strong>
\nGli olandesi a Milano non sono una novit\u00e0. Questa volta, per\u00f2, si riuniscono in 120 sotto gli auspici di un nuovo \u201cPadiglione Olandese\u201d nella cornice neorinascimentale di Palazzo Francesco Turati, finalmente riaperto al pubblico dopo una lunga ristrutturazione. Cura l\u2019esposizione Nicole Uniquole, la fondatrice di Meesterlijk, fiera con base ad Amsterdam tra design, moda e gastronomia.
\nVia Meravigli, 7
\n
www.masterly.nu<\/a><\/p>\n

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\nTHE WANDERING SCHOOL<\/strong>
\nIl Dipartimento di Dirty Art del Sandberg Institute di Amsterdam va in trasferta a Macao, che per tre settimane accoglie studenti, ex studenti, tutor e designer sotto l\u2019egida di Jerszy Seymour. Il progetto, a cura di Actant Visuelle, scardina le coordinate del mero evento espositivo e si apre alla dimensione performativa con happening, rave, cene a lume di candela, sedute anti-vandaliche e un hotel temporaneo per coloro che durante il Salone sono sempre alla ricerca di ospitalit\u00e0.
\nViale Molise 68
\nwww.wanderingschool.com<\/p>\n

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\nA SEARCH BEHIND APPEARANCES<\/strong>
\nDopo aver fatto parlare di s\u00e9 con un nuovo manifesto per il design, Beyond the New \u2013 A Search for Ideals in Design, Hella Jongerius & Louise Schouwenberg continuano il loro sodalizio esplorando la natura ineffabile che si cela dietro l\u2019apparenza degli oggetti. In scena nelle otto vetrine di piazza Duomo, un gioco di ombre e trame preziose per un\u2019installazione che, per il terzo anno consecutivo, segna la collaborazione de La Rinascente con Serpentine Galleries.
\nPiazza Duomo
\n
www.rinascente.it<\/a><\/p>\n

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\nUN MONDO COMUNE<\/strong>
\nMatali Crasset \u00e8 la protagonista dell\u2019esposizione Reinventare un mondo comune nel Padiglione Unicredit. Articolata in quattro sezioni \u2013 \u201cReinventare un mondo comune\u201d, \u201cIl mondo comune e il mondo interiore\u201d, \u201cIl mondo comune immaginario\u201d, \u201cIl mondo in divenire\u201d \u2013 la mostra si interroga sulla funzione sociale del design indagando, attraverso la lente dei lavori della designer francese, il rapporto con il territorio, la dimensione pubblica e privata, le aspettative per lo sviluppo sociale e la relazione con i bambini.
\nPiazza Gae Aulenti 10
\n
www.unicreditpavilion.it<\/a><\/p>\n

Pubblicato su Artribune Magazine #30 \u2013 Speciale Design e su Artribune.com<\/a> il 14 aprile 2016<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Installazioni, mostre, tributi, esperimenti e persino fallimenti. Nella miriade di proposte che anche quest\u2019anno trasformano la design week in una gincana ad alto rischio dispersivo, il carnet dello Speciale Salone di Artribune predilige una manciata di appuntamenti imperdibili. Scelti per la capacit\u00e0 di esplorare \u2013 o ripensare \u2013 l\u2019immaginario del design e le sue continue … <\/p>\n