{"id":3272,"date":"2016-03-01T14:05:17","date_gmt":"2016-03-01T14:05:17","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/verso-il-salone-del-mobile-2016-fra-tradizione-e-accademie-si-gioca-la-lettura-del-presente-e-del-futuro-di-ventura-lambrate\/"},"modified":"2016-03-01T14:05:17","modified_gmt":"2016-03-01T14:05:17","slug":"verso-il-salone-del-mobile-2016-fra-tradizione-e-accademie-si-gioca-la-lettura-del-presente-e-del-futuro-di-ventura-lambrate","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/verso-il-salone-del-mobile-2016-fra-tradizione-e-accademie-si-gioca-la-lettura-del-presente-e-del-futuro-di-ventura-lambrate\/","title":{"rendered":"Verso il Salone del Mobile 2016. Fra Tradizione e Accademie si gioca la lettura del presente e del futuro di Ventura Lambrate"},"content":{"rendered":"
Con un countdown che ci avvicina inesorabilmente alla prossima design week milanese, uno dei distretti pi\u00f9 significativi del Fuori Salone, Ventura Lambrate, ha appena annunciato i temi attorno ai quali prender\u00e0 forma per il 2016 la proposta curatoriale dell\u2019intero circuito, costituito quest\u2019anno da 176 espositori (su 639 domande ricevute ad Organization in Design, l\u2019agenzia olandese, capitanata da Margriet Vollenberg, da sette edizioni a capo dell\u2019evento). Saranno \u201cTradizione\u201d e \u201cAccademia\u201d a fare da fil rouge ai lavori di scuole, aziende e progettisti che presenteranno dal 12 al 17 aprile le proprie anteprime. Un paradosso, se vogliamo, per il distretto che ha dato spazio e poi \u201cistituzionalizzato\u201d in un format il design emergente e underground a Milano. Tuttavia, non c\u2019\u00e8 di che stupirsene: se le scuole sono da tempo una riserva di idee e provocazioni \u2013 anche pretestuose, seppur inappuntabili nei contenuti: ricordiamo la mostra \u201cEat Shit\u201d della Design Academy Eindhoven dello scorso anno -, la rilettura della tradizione e delle lavorazioni artigianali fanno parte di una new wave con cui si confronta proprio il design autoprodotto che qui \u00e8 di casa.<\/p>\n
DALLA FINLANDIA AGLI EMIRATI ARABI UNITI<\/strong>
\nMolte le anticipazioni di interesse. La Finlandia e gli Emirati Arabi Uniti presenteranno rispettivamente le esposizioni \u201cNo Sauna\u201d e \u201cConstructed Feast\u201d, il primo dedicato a smontare lo stereotipo della tristezza del design nordico, il secondo un\u2019indagine sulle abitudini gastronomiche e relativi servizi per la tavola nei Paesi del Golfo. La Royal Academy of Art The Hague ha in cantiere un programma ambizioso: lo showcase dei suoi studenti, intitolato \u201cReset\u201d, allestir\u00e0 un appartamento privato negli spazi industriali di un\u2019ex fabbrica di souvenir religiosi. E, proprio in questo contesto inusuale, il pubblico sar\u00e0 invitato a ripensare ex novo le istanze sociali e ambientali con cui il design si confronta e agisce. Confermata quindi la presenza di alcuni capisaldi nel distretto, tra cui le esposizioni presso Subalterno1, Logotel e Plusdesign. Ancora, collettive dalla Norvegia (Norwegian Crafts), dall\u2019immancabile Olanda (Envisions) e dall\u2019Italia (Diversity, a cura di Matteo Zorzenoni).<\/p>\n