Non solo copie, non solo manifattura a basso costo. In Cina il design sta progressivamente prendendo piede: se un lavoro nell\u2019industria creativa \u00e8 tra le massime aspirazioni per le giovani generazioni, cresce anche la consapevolezza del ruolo strategico che il design pu\u00f2 assumere a beneficio del fatturato industriale o della vivibilit\u00e0 degli spazi urbani. Dal 23 settembre al 7 ottobre, la Beijing Design Week ci racconta i fermenti che stanno nutrendo questa cultura in ascesa. Giunta alla quinta edizione, la manifestazione curata dall\u2019italiana Beatrice Leanza guarda ancora una volta al dialogo e alla contaminazione tra design, arte, architettura, industria cinematografica e sperimentazione digitale e cerca di far emergere gli elementi progettuali che rappresentano una sintesi riuscita tra la cultura materiale tradizionale e le tensioni sociali che il Paese attraversa.
\nTutta la citt\u00e0 di Pechino ne viene investita: nove quest\u2019anno i distretti da visitare \u2013 Dashilar, Dongcheng District Hub, 751 D-Park, Beijing Institute of Fashion, Technology Park, China Millennium Monument, Gehua Tower, Baitasi, Indigo e Parkview Green -, ognuno focalizzato su un tema specifico, dall\u2019edilizia popolare urbana alla cultura maker. Non marginale la presenza internazionale di addetti ai lavori, coinvolti tra gli altri nel vasto programma di workshop, mostre e conferenze raccolte nel programma\u00ad\u00ad \u201cDesign Hop\u201d. Tra i lavori in anteprima nel campo dell\u2019arredo, nota di merito per Luca Nichetto, che firma il bel divano Cofa per il brand cinese ZaoZuo.\u00ad\u00ad<\/p>\n
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