{"id":3329,"date":"2015-04-17T08:39:44","date_gmt":"2015-04-17T08:39:44","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/salone-updates-immagini-dalla-design-junction-di-zona-san-babila-dominata-dallapproccio-democratico-dellinglese-tom-dixon\/"},"modified":"2015-04-17T08:39:44","modified_gmt":"2015-04-17T08:39:44","slug":"salone-updates-immagini-dalla-design-junction-di-zona-san-babila-dominata-dallapproccio-democratico-dellinglese-tom-dixon","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/salone-updates-immagini-dalla-design-junction-di-zona-san-babila-dominata-dallapproccio-democratico-dellinglese-tom-dixon\/","title":{"rendered":"Salone Updates: immagini dalla Design Junction di zona San Babila. Dominata dall\u2019approccio \u201cdemocratico\u201d dell\u2019inglese Tom Dixon"},"content":{"rendered":"
In zona San Babila, negli spazi dell\u2019ex Casa Balilla di via Pietro Mascagni (che forse molti milanesi ricorderanno semplicemente come ex teatro Derby), un nuovo pezzo di Fuori Salone \u00e8 al banco di prova con Design Junction. Molti i marchi di interesse che ritroviamo o scopriamo, tra cui la tecnologia dal volto umano di Punkt, la qualit\u00e0 manifatturiera del marchio inglese H o i progetti di food di Pan is Artos. A farla da padrone, per\u00f2, \u00e8 ancora una volta il marchio inglese Tom Dixon. Certo, l\u2019importanza del brand permette ancora una volta una prova muscolare, sia in termini di novit\u00e0 in catalogo che di allestimento. Ma \u00e8 un altro il vero punto di forza, quello che con una parola oggi in voga potrebbe essere definito come \u201cvelocismo\u201d.<\/p>\n
<\/p>\n
Tutti gli oggetti esposti, dice Dixon in conferenza stampa, sono gi\u00e0 in vendita, acquistabili in loco o con spedizione gratuita a casa. Niente prototipi, dunque, dati in pasto ai giornali senza sapere se vedranno mai la produzione. Ancora, prima degli altri e quasi in controtendenza, si annuncia il ritorno anche alla produzione in serie, per abbassare i costi e allargare la fetta di acquirenti del marchio. Infine, non pu\u00f2 mancare un commento importante sul ruolo di Milano e del Salone, che sembra rispondere idealmente alle recenti critiche della giornalista Alice Rawsthorn dalle colonne di Frieze magazine: il Salone sembra s\u00ec un carro del Carnevale, ma a chi non piace trasformarsi durante la design week in un curioso e svagato turista del design?<\/p>\n