{"id":3397,"date":"2009-10-01T14:39:33","date_gmt":"2009-10-01T14:39:33","guid":{"rendered":"https:\/\/giuliazappa.net\/gentrificazioni-a-buenos-aires\/"},"modified":"2009-10-01T14:39:33","modified_gmt":"2009-10-01T14:39:33","slug":"gentrificazioni-a-buenos-aires","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/giuliazappa.net\/en\/gentrificazioni-a-buenos-aires\/","title":{"rendered":"Gentrificazioni a Buenos Aires"},"content":{"rendered":"\n
Nei confini vastissimi della citt\u00e0 di Buenos Aires -20 milioni di abitanti nella grande cintura della Ciudad Federal- due differenti tipologie di gentrification marcano l’evoluzione dello spazio urbano.
Puerto Madero, porto mercantile costruito alla fine dell’Ottocento e quindi abbandonato nel 1919, \u00e8 oggi la dimora pi\u00f9 gettonata dai rappresentanti di media, finanza e nuova politica. Dopo la riconversione a uffici e strutture residenziali dei vecchi docks, dopo la ristrutturazione per mano di Philippe Starck del Faena Hotel, punta di diamante dell’hotellerie portena, dopo la realizzazione di un ponte pedonale a firma di Santiago Calatrava (Puente de la Mujer), i nuovi grattacieli in costruzione (come gli ultimi Torres Mulieris) sanciscono il definitivo riscatto da vecchia periferia a nuovo centro. Pi\u00f9 ad ovest, il tessuto ben pi\u00f9 disarmonico di Palermo, altro storico quartiere cittadino ricco di testimonianze primo novecentesche, \u00e8 oggi trasformato nel nuovo distretto della creativit\u00e0, tra moda, cinematografia e design. Un quartiere vetrina un po’ bobo, che sembra preferire alle archistar il piccolo intervento localizzato, e che, allargandosi progressivamente, fa gi\u00e0 parlare di “palermizzazione” di Buenos Aires.<\/p>\n\n\n\n
Pubblicato su Domusweb il 1 ottobre 2009<\/em><\/p>\n\n\n\n Nei confini vastissimi della citt\u00e0 di Buenos Aires -20 milioni di abitanti nella grande cintura della Ciudad Federal- due differenti tipologie di gentrification marcano l’evoluzione dello spazio urbano. Puerto Madero, porto mercantile costruito alla fine dell’Ottocento e quindi abbandonato nel 1919, \u00e8 oggi la dimora pi\u00f9 gettonata dai rappresentanti di media, finanza e nuova politica. Dopo … <\/p>\n<\/figure>\n\n\n\n
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