Salone del Mobile. Otto luoghi dove andare

Installazioni, mostre, tributi, esperimenti e persino fallimenti. Nella miriade di proposte che anche quest’anno trasformano la design week in una gincana ad alto rischio dispersivo, il carnet dello Speciale Salone di Artribune predilige una manciata di appuntamenti imperdibili. Scelti per la capacità di esplorare – o ripensare – l’immaginario del design e le sue continue evoluzioni.

FAILURES
Quanti sono i progetti mancati del design? A cura di Raumplan e ACCC – Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna, la mostra Failures solleva il tappeto che oscura la miriade di progetti mai nati o inaspettatamente abortiti di grandi maestri italiani, tra cui Aldo Rossi, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Marco Zanuso, Anna Castelli e Richard Sapper.
Via Cuccagna 2/4
www.cuccagna.org


DOMESTIC ICONS
Poltronova, marchio culto della stagione radical italiana, riunisce in una mostra i suoi pezzi da antologia. Per celebrare la suggestione mai svanita di chi ha stravolto i confini del buon gusto e dell’uso domestico. Per l’occasione, all’Area 35 vengono presentate le riedizioni della seduta Sofo (Superstudio, 1968) e di Rings (Cristiano Toraldo di Francia, 1966).
Via Vigevano 35
www.centrostudipoltronova.it


THE RESTAURANT
Quattro cucine di concetto in un’installazione multisensoriale (qui trovate maggiori informazioni) scaturita dalla collaborazione tra una delle aziende leader mondiali nella produzione di superfici in quarzo, l’israeliana Caesarstone, e il britannico Tom Dixon. L’ispirazione? I quattro elementi naturali, terra fuoco acqua aria, che Dixon plasma con la sensibilità plastica e il gusto totemico che definiscono la sua cifra progettuale. Concept culinario a cura di Arabeschi di Latte.
Via Besana 12
www.caesarstone.com


WHAT’S THE MATTER?
Che cos’è il mondo “phygital” e a cosa assomiglierà? La crasi tra il fisico e il digitale è l’ambito d’indagine della mostra curata da Frame Magazine. Per esplorarlo, designer, videomaker e collettivi emergenti affidano la propria visionarietà alla collaborazione con aziende di settore, mentre Studio Laviani firma un allestimento immersivo ad alto tasso esperienziale.
Via Sacchi 5/7
www.frameweb.com


THE DUTCH IN MILANO
Gli olandesi a Milano non sono una novità. Questa volta, però, si riuniscono in 120 sotto gli auspici di un nuovo “Padiglione Olandese” nella cornice neorinascimentale di Palazzo Francesco Turati, finalmente riaperto al pubblico dopo una lunga ristrutturazione. Cura l’esposizione Nicole Uniquole, la fondatrice di Meesterlijk, fiera con base ad Amsterdam tra design, moda e gastronomia.
Via Meravigli, 7
www.masterly.nu


THE WANDERING SCHOOL
Il Dipartimento di Dirty Art del Sandberg Institute di Amsterdam va in trasferta a Macao, che per tre settimane accoglie studenti, ex studenti, tutor e designer sotto l’egida di Jerszy Seymour. Il progetto, a cura di Actant Visuelle, scardina le coordinate del mero evento espositivo e si apre alla dimensione performativa con happening, rave, cene a lume di candela, sedute anti-vandaliche e un hotel temporaneo per coloro che durante il Salone sono sempre alla ricerca di ospitalità.
Viale Molise 68
www.wanderingschool.com


A SEARCH BEHIND APPEARANCES
Dopo aver fatto parlare di sé con un nuovo manifesto per il design, Beyond the New – A Search for Ideals in Design, Hella Jongerius & Louise Schouwenberg continuano il loro sodalizio esplorando la natura ineffabile che si cela dietro l’apparenza degli oggetti. In scena nelle otto vetrine di piazza Duomo, un gioco di ombre e trame preziose per un’installazione che, per il terzo anno consecutivo, segna la collaborazione de La Rinascente con Serpentine Galleries.
Piazza Duomo
www.rinascente.it


UN MONDO COMUNE
Matali Crasset è la protagonista dell’esposizione Reinventare un mondo comune nel Padiglione Unicredit. Articolata in quattro sezioni – “Reinventare un mondo comune”, “Il mondo comune e il mondo interiore”, “Il mondo comune immaginario”, “Il mondo in divenire” – la mostra si interroga sulla funzione sociale del design indagando, attraverso la lente dei lavori della designer francese, il rapporto con il territorio, la dimensione pubblica e privata, le aspettative per lo sviluppo sociale e la relazione con i bambini.
Piazza Gae Aulenti 10
www.unicreditpavilion.it

Pubblicato su Artribune Magazine #30 – Speciale Design e su Artribune.com il 14 aprile 2016